Torino dice no ai botti di Capodanno «Spaventano gli animali»

Per i nostri amici a quattro zampe la notte di San Silvestro, si sa, è la più lunga e insieme la più brutta dell'anno. Con il brindisi di fine anno arrivano immancabilmente i botti e per cani e gatti è una vera tortura, un incubo. Il Comune di Torino ha voluto porre rimedio alla cosa con un certo anticipo. Un regolamento entrato in vigore lo scorso marzo prevede infatti che chi fa esplodere «botti, fuochi d'artificio, petardi e articoli pirotecnici in genere» nel capoluogo piemontese può essere punito con multe dai 25 ai 500 euro per maltrattamento degli animali e rischia addirittura una denuncia penale.

 

Il regolamento per la tutela degli animali permette delle deroghe, ma l'amministrazione torinese ha deciso che per Capodanno non si fanno eccezioni. Vietato dunque spaventare gli animali. È molto importante  che venga riconosciuto il fatto che i petardi causano danni agli animali e non sono solo un disturbo per la quiete pubblica.

Quello di Torino non sarà l'unico caso. A Venezia un'ordinanza del Comune vieta l'uso di fuochi artificiali tra sabato 31 dicembre e domenica 1 gennaio. Il motivo? La salvaguardia della incolumità pubblica. Il divieto, pena multe salate, vale principalmente nella zona di Piazza San Marco, ma anche in terraferma a Mestre, Piazza Ferretto. A chi desidera il brivido di fine anno non resta che assistere allo "spettacolo" degli ibernisti del Lido di Venezia che, ogni Capodanno si danno appuntamento alle 10.30 in spiaggia per il primo bagno. Sulle note dei valzer di Strauss.

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