Brambilla, non daro' tregua a Green Hill e a chi la protegge

"Posso garantire che non darò tregua alla Green Hill e a chi da anni cerca di proteggerla fino a che questa fabbrica di morte non sarà fermata. Quelle creature innocenti hanno diritto al calore di una famiglia, non possono concludere la loro breve vita tra atroci sofferenze, sacrificate nei laboratori di mezza Europa". Con queste parole l'ex ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, commenta la protesta messa in atto dagli animalisti che da una settimana digiunano all'aperto sulla piazza del municipio di Montichiari per chiedere la chiusura

dell'unico allevamento sul territorio nazionale di cani Beagle destinati alla sperimentazione in vivo.
"Il ricorso ad un gesto estremo come e' lo sciopero della fame - dice - e' il chiaro segno di quanto sia elevato ormai, nell'opinione pubblica, il livello di indignazione verso la fabbrica di morte chiamata Green Hill". "Di questa diffusa indignazione - conclude Brambilla - ho voluto rendermi interprete, con tutte le iniziative che il mio ruolo mi ha permesso e mi permette di assumere, per fermare definitivamente un orrore che non può più trovare spazio in un grande paese civile quale e' l'Italia".

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