Non vedente col cane guida allontanata dalla scuola, per allergia

Alessandra, la studentessa non vedente che qualche giorno fa è stata respinta dal liceo scientifico Majorana, a Latina, per colpa della presenza del cane guida, è stata trasferita al liceo G.B Grassi. "Qui, potrà seguire le lezioni in compagnia di Lisa, il suo labrador, al riparo da discriminazioni", dichiara Ilaria Ferri, direttore scientifico dell'Enpa, ente protezioni animali, che ha seguito da vicino l'intera vicenda.

Il dirigente scolastico del liceo Grassi, ha mostrato di avere sensibilità e una grande considerazione per le necessità della studentessa, ma anche un profondo rispetto per le leggi del nostro Paese che non pongono alcun limite alla libertà di accesso delle persone non vedenti accompagnate dal loro cane guida.
La preside dell'istituto Majorana aveva proibito alla studentessa di 17 anni, non vedente, di andare a scuola con il proprio labrador e portarlo in aula. Eppure il cane è indispensabile per la ragazza nei suoi spostamenti. Ciononostante, secondo il racconto dell'Enpa,  la dirigente si sarebbe rifiutata di concederle questo permesso perché alcuni alunni e insegnanti avrebbero potuto avere problemi di allergia al pelo del cane e per via dello spazio ridotto delle aule.
Ma i cani guida hanno una legislazione speciale: sono autorizzati a salire nei mezzi, ed entrare in tutti gli edifici, pubblici. Per questo l'Enpa e gli avvocati della ragazza si sono rivolti al ministero dell'Istruzione. Il dirigente scolastico avrebbe permesso l'accesso del cane guida, infatti, solo fino al cortile della scuola.
I genitori di Alessandra hanno così intrapreso un'azione legale contro l'istituto che avrebbe negato "l'esercizio di quello che dovrebbe essere un diritto per i non vedenti". Da parte sua, l'Enpa ha rincarato la dose: ha fatto arrivare alla dirigente scolastica una lettera-esposto e contemporaneamente si è rivolta al ministero dell'Istruzione, chiedendo quali provvedimenti saranno presi nei confronti della scuola.

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