Tar del Lazio: cani pericolosi, sospesa Ordinanza Ministero della Salute

Accolto dalla terza Sezione del Tar del Lazio il ricorso presentato da allevatori e associazioni che ha sospeso l'ordinanza sulla "Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani. Nata per prevenire le lesioni prodotte dalle aggressioni dei cani, l’ordinanza aveva però ottenuto le critiche degli allevatori e dei consumatori, che l’avevano considerata poco efficace.

 

Le nuove disposizioni avevano eliminato la lista delle 17 razze di cani potenzialmente pericolose, imponendo però regole sulla lunghezza del guinzaglio oppure sulla gestione del patentino,  o la revoca del divieto del taglio di coda e orecchie.

Le misure approvate non risultavano preventive di un'eventuale aggressività del cane. L'ordinanza stabiliva infatti che il patentino fosse previsto solo dopo che il cane aveva già dimostrato al veterinario di essere aggressivo e pericoloso.

Inoltre, aveva imposto ai servizi veterinari l'obbligo di decidere per misure di prevenzione e di interventi terapeutici comportamentali solo nel caso di rilevazione di rischio potenziale elevato, in base alla gravità delle eventuali lesioni provocate a persone, animali o cose.

Il Tar si è espresso a favore del ricorso presentato soprattutto per il fatto che le esigenze da cui è scaturita la necessità dell'ordinanza non hanno trovato soluzioni efficaci.  I giudici amministrativi accogliendo il ricorso, hanno disposto il ritiro dell'ordinanza.

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