Vietato tagliare le orecchie e la coda ai cani

E’  ufficialmente entrata in vigore la normativa che vieta il taglio di orecchie e coda ai cani contenuta nella Convenzione Ue per la protezione degli animali da compagnia. La notizia arriva alla fine di un lungo e tortuoso percorso legislativo e dopo la ratifica della legge nazionale n. 210 del novembre scorso che cancellava la pena per chi sottopone «un animale al taglio o all'amputazione della coda o delle orecchie, alla recisione delle corde vocali, all'asportazione delle unghie o dei denti ovvero ad altri interventi chirurgici destinati a modificare l'aspetto o finalizzati a scopi non terapeutici».

La Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia era stata firmata a Strasburgo il 13 novembre del 1987 prevede il divieto per i padroni di perpetrare qualsiasi atto che possa causare dolore o angoscia al proprio animale. Tra i suoi tratti fondamentali, già approvati dal Parlamento precedentemente, spiccano il dovere di prestare cura per tutti i suoi bisogni, attenzione e affetto, oltre al divieto di abbandono. L'Italia, così come ogni altro stato membro, se avesse voluto approvare gli interventi chirurgici, avrebbe espressamente dovuto prevederli nella sua legge di recepimento: così non è stato e questa consuetudine è quindi vietata.

D'ora in poi nessuno potrà sottoporre il proprio cane alla mutilazione di orecchie e coda per questioni estetiche o per esporli nei vari concorsi di bellezza canini. Le diverse associazioni animaliste aspettavano da tempo questa conferma e probabilmente anche i quattrozampe tireranno un respiro di sollievo.

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