L'Oipa deposita l'istanza di chiusura dell'allevamento di Green Hill

Continua l'opera di "contrasto" nei confronti dell'allevamento di Green Hill, dove i beagle vengono cresciuti per poi essere destinati alla vivisezione. Dopo il Ministro Brambilla anche l'Oipa Italia onlus, organizzazione internazionale protezione animali, ha presentato al sindaco di Montichiari, nel bresciano, Elena Zanola, una istanza di chiusura della struttura.

L'istanza segue la perquisizione che le guardie zoofile Oipa, su mandato della Procura della Repubblica di Brescia, hanno effettuato il 30 settembre scorso all'interno dei capannoni dell'allevamento per compiere approfonditi accertamenti sullo stato di detenzione dei 2.500 cani beagle, documentazione, registri e verbali, segnalando alla Procura violazioni penali, ora al vaglio del magistrato titolare, Lara Ghirardi, e violazioni al Decreto Legislativo n.116/92 e alla circolare del ministero della Sanità n.8 del 22 aprile 1994. Nello specifico sono stati contestati i box di circa 5 metri quadrati all'interno dei quali vengono detenuti fino a 5 cani, l'assenza del registro di carico e scarico degli animali presenti nell'allevamento, l'assenza di aggiornamento della banca dati dell`anagrafe canina regionale, per un totale di circa 400 cani non registrati.

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