La Lav chiede lo stop degli allevamenti di animali 'da pelliccia'

Scade domenica prossima la votazione online per i finalisti della IX edizione del Concorso Internazionale "Design Against Fur", organizzato ogni anno in quattro grandi aree, Europa-Internazionale, Cina, Russia e Irlanda, per la realizzazione di manifesti contro le sofferenze inflitte agli animali. L'indirizzo web è www.infurmation.com/daf/2011/votedaf11.php

I navigatori potranno scegliere, entro il 30 ottobre, la creazione migliore e consentire a uno studente, fra i primi classificati per ogni area geografica in cui si è svolto il concorso, di vincere il premio finale di 500 dollari. Il tema di quest'anno ha riguardato gli allevamenti di animali 'da pelliccia', industrie dove vengono allevati milioni di esemplari utilizzati poi per realizzare pellicce, guarnizioni di abiti e accessori vari (dai colli dei giacconi ai guanti, dalle calzature alle borse e altri accessori).

L'85% della produzione mondiale di pellicce, deriva da animali appositamente cresciuti in allevamenti intensivi, dislocati prevalentemente in Europa (che detiene circa il 60% della produzione mondiale di pelli), ma anche in Cina (25% della produzione mondiale), Stati Uniti (poco più del 5%), Canada (4%), Russia (3%) e altri Paesi. Un business che riguarda 70 milioni di animali ogni anno.

Anche quest'anno, molti studenti di ogni parte del mondo hanno espresso la propria contrarietà verso questo genere di produzione. Con la loro creatività i giovani hanno saputo evidenziare le criticità insite nel business.

Un orientamento che, secondo i dati raccolti dall'Eurispes nel "Rapporto Italia 2011", è condiviso dall'83% degli italiani, fortemente contrario agli allevamenti.

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