Dog Whisperer: bocciato dall’OIPA. I veterinari cosa ne pensano?

Abbondano in tv i programmi che parlano di animali, come nutrirli e come gestirli specie se sono problematici. Ma i programmi non sempre sono “professionali”. Contro il programma Dog Whisperer targato National Geographic, si scaglia il duro l’appello apparso sul sito dell’Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali.

La prima a stroncare i metodi terapeutici di Cesar Millan, per la riabilitazione dei cani problematici, è la Dott.ssa Eleonora Mentaschi, direttore della Scuola Cinofila Il mio cane’:

“La filosofia di Millan, per cui la leadership si ottiene con la forza e l’imposizione, era condivisa fino a qualche anno fa, ma è ormai superata. Essere un leader non vuol dire imporsi sul cane, rovesciarlo a pancia all’aria e ringhiargli sul muso: tutto questo porta il cane solamente a temerci ed a vederci come cattivi proprietari capaci solo di atti di forza. Imporsi fisicamente su un cane non solo non ha alcun senso, ma può portare il cane a difendersi e quindi ad aggredirci”

Mentaschi non è isolata nella critica: a  prendere una netta posizione contro Dog Whisperer è anche il conduttore di Missione Cuccioli, Dalla Valle: per lui, istruttore cinofilo professionista e conduttore televisivo, The Dog Whisperer è una trasmissione dai contenuti fortemente discutibili non solo dal punto di vista etologico, ma anche da quello etico perché la trasmissione sottovaluta le notevoli implicazioni relazioni, cognitive ed emotive che ci sono tra cane e proprietario e che devono essere, invece, il fulcro di ogni intervento educativo o rieducativo da parte di un dog trainer professionista. Insomma sembra che la trasmissione sia diseducativa perché trasmette la convinzione che ci si debba imporre sul cane e questo può avere riflessi negativi sui cani ma anche sui proprietari.

Una curiosità: gli ordini dei veterinari italiani cosa ne pensano?

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