Al via in Giappone la mattanza dei delfini. Proteste in tutto il mondo

Il mondo si sta mobilitando contro la mattanza dei delfini di Taiji (Giappone) che, come ogni anno, riparte il 1 settembre.
A Roma gli attivisti della Protezione Animali, con in testa  l'Enpa, che coordina la campagna internazionale in Italia, presidieranno la sede dell'ambasciata giapponese in via Quintino Sella 60 per chiedere lo stop al massacro''.

''Tra tursiopi, grampi, globicefali, oltre 23 mila piccoli cetacei - spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell'Enpa - perdono la vita nella 'Baia della Morte' tra atroci sofferenza. Alla mattanza scampano soltanto gli esemplari più piccoli, non per tornare a una vita libera ma per essere venduti a circa 150-170 mila dollari ai delfinari di tutto il mondo. Dopo la cattura i cuccioli saranno sottoposti all'addestramento basato sulla deprivazione alimentare che li obbligherà a eseguire ridicoli esercizi e a compiacere spettatori, troppo spesso ignari di contribuire a condannare all'ergastolo creature innocenti che appartengono al mare''.

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