Animali e piante migrano per sfuggire al riscaldamento globale

E' uno studio pubblicato su Science a dircelo, animali e piante si spostano sempre più rapidamente per sfuggire al surriscaldamento globale trasferendosi ad altitudi o latitudini maggiori, verso i poli.
La velocità di questo spostamento è di 11 metri per decade per quanto riguarda gli spostamenti sulle alture e di 16,9 chilometri per decade per quanto riguarda il cambiamento di latitudine.

“Questo equivale a dire che piante e animali- ha spiegato Chris Thomas, uno dei responsabili della ricerca -  si stanno spostando lontano dall’equatore di circa 20 cm ogni ora, in ogni ora del giorno e in ogni giorno dell’anno si tratta di un fenomeno che sta avvenendo da oltre quarant’anni ed è destinato a protrarsi ancora per molto”. Lo studio pubblicato su Science è un'analisi dei dati provenienti da numerose ricerche effettuate su uccelli, mammiferi, rettili, insetti, ragni e piante che si trovano in Europa, America del nord, Cile, Malaysia e Sud Africa.
Per la prima volta i ricercatori mettono in relazione l'aumento di temperatura nell'habitat delle specie e il luogo verso cui avvengono le migrazioni. Quello che è emerso è che le distanze percorse dalle specie sono maggiori negli studi effettuati nei luoghi dove l'aumento della temperatura è maggiore e che, in generale, c'è una relazione tra lo spostamento da una latitudine all'altra e il cambiamento di temperatura. C'è da notare, comunque, che sono emerse molte differenze tra specie e specie. Alcune si sono infatti spostate molto lentamente mentre altre hanno reagito molto più rapidamente, probabilmente perché più sensibili ai cambiamenti.
“Realizzare quanto le specie stiano migrando rapidamente ci fa pensare che molte specie possano avviarsi all'estinzione laddove le condizioni climatiche si stanno deteriorando di più”, conclude Chris Thomas

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