Vegetariani non più per ideologia, primo motivo la salute

Non una moda, bensì una scelta ponderata e dettata, molto spesso, da motivazioni piu' salutistiche che ideologiche. E' la filosofia del vegetarismo, che conta un sempre crescente numero di seguaci anche nel nostro Paese: il 6,7% degli italiani, quasi 7 milioni di persone, si dichiarano vegetariani o vegani, fermi sostenitori di un regime alimentare privo di prodotti a base di proteine animali.

Di recente  Gorizia si e' trasformata nella capitale italiana del 'veg', accogliendo migliaia di visitatori per la terza edizione del Festival Vegetariano: pietanze rigorosamente biologiche, conferenze e riflessioni sui rischi - per la salute e per l'ambiente - della dieta carnivora.
La correlazione tra lo smodato consumo di carne e l'insorgere di alcune patologie cliniche e' il principale motivo che ha spinto migliaia di italiani ad abbracciare vegetarismo e veganesimo: il 43,2% decide di rinunciare a bistecche e arrosti per ragioni legate alla salute; seguono le motivazioni ideologiche legate al rispetto per gli animali (29,5%) e quelle relative alla tutela dell'ambiente. Secondo gli esperti l'elevato consumo di proteine animali rischia di avere effetti devastanti per l' ecosistema terrestre. Ad esempio, del 18% delle emissioni totali di Co2 nell'atmosfera sono direttamente responsabili gli allevamenti intensivi, che da soli concentrano il 70% del consumo mondiale d'acqua. Non solo: il 50% dei cereali coltivati al mondo finisce per essere divorato da animali destinati poi alla macellazione e al consumo da parte dei carnivori, con il 30% del terreno utilizzato proprio per pascoli intensivi.

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