Al via in Giappone il massacro dei delfini di Taiji. L'Enpa si mobilita a Roma

Dal Messico al Canada, dall'Australia agli Usa, in tutti i continenti il   network internazionale per la difesa dei cetacei si mobilita contro la mattanza dei delfini di Taiji (Giappone) che, come ogni anno, riparte il 1 settembre. A Roma l'Ente Nazionale Protezione Animali che coordina la campagna internazionale in Italia, sarà presente a partire dalle ore 11.00 presso la sede

dell'ambasciata del Giappone in via Quintino Sella 60 per chiedere lo stop al massacro e testimoniare lo sdegno delle migliaia di Italiani che hanno sottoscritto la petizione internazionale, sostenuta da 1,7 milioni di persone appartenenti a 151 Paesi .
«Tra tursiopi, grampi, globicefali, oltre 23 mila piccoli cetacei perdono la vita ogni anno in Giappone tra atroci sofferenze - spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell'Enpa -. Alla mattanza di Taiji scampano soltanto gli esemplari più piccoli, non per tornare a una vita libera ma per essere venduti a circa 150-170 mila dollari ai delfinari di tutto il mondo. Dopo la cattura i cuccioli saranno sottoposti all'addestramento basato sulla deprivazione alimentare che li obbligherà a eseguire ridicoli esercizi e a compiacere spettatori, troppo spesso ignari di contribuire a condannare all'ergastolo creature innocenti che appartengono al mare.»
«Ciascuno di noi può fare la sua parte evitando di visitare delfinari e aderendo alla giornata mondiale di mobilitazione - prosegue Ferri - è importante essere presenti fisicamente di fronte all'Ambasciata alla quale consegnerò personalmente una corona di fiori a testimonianza delle migliaia di delfini barbaramente uccisi ogni anno».
L'appuntamento è per il 1 settembre a Roma in via Quintino Sella 60 a partire dalle ore 11.00.

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