Roma. Ancora polemiche sulla morte del cane Millo

Il cane Millo, abbattuto durante le vacanze di Ferragosto, sostiene il consigliere capitolino Monica Cirinnà non era un cane maltrattato . Millo era un maschio di 13 anni che secondo il racconto dei proprietari era  sofferente di paralisi progressiva agli arti posteriori. Da qualche mese la malattia era diventata più pronunciata e il cane non riusciva più ad uscire. La coppia che se ne occupava, con un figlio disabile, abita al primo piano ed ha un cortile terrazzo sul quale affaccia tutto il condominio. La donna era partita con il ragazzo in carrozzina mentre il

marito era restato a casa ad accudire MIllo.  A fronte di un peggioramento della situazione l'uomo ha chiamato il medico veterinario per una visita. La visita del medico è stata preceduta dall’arrivo dei vigili urbani che rispondevano ad un esposto di un condomino ed erano venuti a controllare le condizioni del cane. Poco dopo è arrivato il medico veterinario che viste le condizioni del cane insieme al proprietario ha deciso di aiutarlo a volare via. Questa la ricostruzione della famiglia di Millo e della consigliera Monica Cirinnà.

Valentina Coppola, presidente dell'associazione Earth che aveva denunciato l'accaduto precisa di aver ricevuto tre segnalazioni dai vicini di casa. L’associazione Earth, aggiunge Valentina Coppola, entra in gioco quando chi chiama il centralino di Roma Capitale vuole denunciare un abuso su animali. Earth non si occupa di procedure sanitarie, quindi è impensabile accostarci all’abbattimento.  Earth, secondo il suo presidente,  ha depositato la denuncia e valutato che andasse fatta una segnalazione urgente inviando un fax ai vigili del IX gruppo e all'Asl Roma D. Sulla base dell’esposto tocca al giudice a decidere e chiarire se esiste il maltrattamento e se le condizioni dell'animale erano così gravi da giustificarne l'abbattimento. A stretto giro di posta arriva la risposta della consigliera Pd Monica Cirinnà che aveva già criticato l'operato dell'associazione Earth  che a suo parere ha dato corpo ad una notizia infondata. Il suo consiglio  a Roma Capitale è  di modificare le disposizioni per il centralino comunale (lo 060606) indicando il Canile comunale come unico referente e di inviare al più presto una lettera di scuse alla famiglia di Millo.

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