Tra politici e animali rapporti difficili

Spesso in materia di animali i politici rischiano di essere ondivaghi. Il tema è considerato minore benché in ogni palazzo di governo, locale e nazionale, si  consideri la sua crescente popolarità in termini di voti per le elezioni. Ed ogni anno, o quasi, c’è una consultazione di cui tenere conto ed in cui il popolo animalista entra in gioco. Per questo desta scalpore tra le associazioni animaliste, che si ribellano, la prospettiva di un biologo favorevole alla sperimentazione sugli animali come Giovanni Monastra, indicato a capo dell' ufficio che a Roma dovrebbe

tutelarli. Ma non è solo questo caso ad agitare le acque nella regione Lazio: è di poche settimane la contestazione rivolta dal Partito Animalista Europeo a Renata Polverini, sostenuta alle elezioni regionali in cambio di una nuova legge in difesa degli animali. Patto disatteso dopo alcuni inutili incontri. Proteste anche contro l’on. Michela Vittoria Brambilla, non per la titolarità di una spa che commercia in pesce, ma per la gestione del canile di Lecco gestito da una associazione ritenuta a lei vicina. Nessuno si salva nonostante un appassionato impegno.

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