Arsenico nell’acqua - Ministeri Ambiente e Salute condannati dal Tar a risarcire cittadini

I ministeri dell'Ambiente e della Salute sono stati condannati dal Tar del Lazio a risarcire con 100 euro ciascuno i cittadini di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria) costretti a usufruire dell’acqua con percentuali di arsenico oltre i limiti consentiti in deroga dall’Unione Europea (20 microgrammi per litro). Secondo le analisi condotte dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio (Arpa Lazio) su campioni prelevati da personale aziendale e aggiornati al gennaio 2012, i comuni della Tuscia nei quali

sono stati riscontrati livelli di arsenico fuori norma sarebbero 14
A fronte della sentenza del Tar il Codacons promuove ora una nuova azione giudiziaria collettiva (gratuita per gli iscritti) chiedendo il risarcimento di 1500 euro, calcolato in via equitativa per ciascun aderente e la riduzione della tariffa idrica
Per far fronte al problema alcuni comuni della Tuscia hanno provveduto all’installazione di dearsenificatori alla fonte in modo tale da abbassare o eliminare totalmente la presenza del metallo nelle acque comunali

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