Vi starete chiedendo che cos'è l'amigdala. Si tratta di  una ghiandola che risiede nel nostro cervello e ne  rappresenta, dal punto di vista evolutivo una delle parti più antiche. ed è nell'amigdala, che nascono le emozioni. Eredità probabile dei nostri antenati cavernicoli, che negli animali dovevano rapidamente riconoscere prede succulente da cacciare o pericolosi predatori da cui fuggire.
E’ quanto sostiene lo studio pubblicato su Nature Neuroscience, condotto da un gruppo internazionale di ricercatori coordinato da Florian Mormann, esperto di neurobiologia dell'università tedesca di Bonn.

La ricerca è stata eseguita su un gruppo di 40 persone che si sono sottoposte ad un intervento chirurgico al cervello per curare una forma di epilessia resistente ai farmaci. Prima dell'operazione, nel loro cervello sono stati impiantati degli elettrodi che registrano l'attività delle cellule nervose, in modo da scoprire quali neuroni scatenano gli attacchi epilettici e devono quindi essere colpiti chirurgicamente. Approfittando di questa particolare procedura pre-operatoria, i ricercatori hanno usato gli stessi elettrodi per vedere quali aree cerebrali si attivano quando al paziente vengono mostrate immagini che ritraggono animali, paesaggi, persone e oggetti.
Grazie a questo esperimento, i ricercatori hanno verificato che la vista degli animali provoca l'attivazione della parte destra dell'amigdala, porzione antica del cervello deputata a gestire  i processi emotivi. Per confermare che questo fenomeno si verifica in tutte le persone e non solo nei soggetti epilettici, Mormann e i suoi hanno pensato di ripetere l'esperimento con alcune persone sane, usando un esame non invasivo:la risonanza magnetica funzionale. Anche in questo caso, la lettura dell'attività dei neuroni ha confermato l'accensione della 'mandorla delle emozioni'.

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