Denuncia degli animalisti: «Una senatrice cercherebbe di salvare Green Hill»

Le associazione animaliste protestano contro la politica che non tutela gli animali, in particolare le cavie da laboratorio.  Nonostante la volontà popolare si esprima con chiarezza da tanti mesi a sostegno dell’art. 14 della legge comunitaria, che prevede tra le altre cose la chiusura di Green Hill e l’obbligo di ricorrere all’anestesia per la sperimentazione sugli animali  e nonostante l’aula della Camera e le commissioni di

merito abbiano votato a larghissima maggioranza l’approvazione di queste norme, nonostante il ministero della Salute e quello delle Politiche comunitarie abbiano dato il parere positivo a tale testo, purtroppo – denunciano le Associazioni animaliste tra cui Enpa e Lav - c’è ancora chi come la senatrice Marinaro, del Pd, che sta tentando di stralciare l’art. 14 dall’esame, consentendo così all’allevamento di Green Hill di continuare la sua attività e condannando  2.500 beagle ogni anno a subire le torture dei laboratori di ricerca.
Se la senatrice del PD riuscisse nel suo intento il rischio, secondo gli animalisti, è che Green Hill continuerebbe indisturbata la sua attività.  «Si tratta di una manovra che tradisce l’assoluto disprezzo per la maggioranza degli italiani che reclamano a gran voce la chiusura del lager di Montichiari e maggiori tutele per gli animali. Siamo stufi di assistere ai giochetti di politici che perseguono interessi personali e obiettivi diversi da quelli dei loro elettori, pensando di potere agire indisturbati come se i cittadini fossero sprovveduti».

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