La consapevolezza dei pet owner

08 giugno 2025
La consapevolezza dei pet owner

Con SWG e il medico veterinario Carla Giuditta Vecchiato, Royal Canin® ha indagato sulla consapevolezza dei pet owner. Un'indagine nata per approfondire temi sempre più urgenti tra cui l’adozione, l’umanizzazione, le patologie più comuni e le spese veterinarie e comprendere come rispondere alle esigenze specifiche di ogni cane e gatto, a partire dalla nutrizione.
La ricerca ha approfondito temi urgenti come le patologie più comuni, l'alimentazione specifica e le cure veterinarie. I risultati evidenziano una crescente attenzione e preparazione verso il benessere dei pet, ma anche molte aree su cui è necessario fare maggiore chiarezza.

Costi di mantenimento e spese veterinarie: un elemento di valutazione sempre più importante
Un pet owner su tre ha stimato i costi di mantenimento prima dell’adozione, con maggiore consapevolezza tra i proprietari di cani rispetto ai proprietari di gatti. Il costo medio annuo per le cure veterinarie è di 352€ per i cani e 335€ per i gatti e con l’aumentare dell’età, aumentano anche le spese sanitarie: il 77% degli animali anziani (11+ anni) ha manifestato problemi di salute, richiedendo cure più frequenti e specifiche.

Il ruolo dell’alimentazione su misura e i falsi miti
I pet parents sono più consapevoli e attenti, ma non fino in fondo: come emerso dalla ricerca infatti, il 67% dei pet con problemi di salute ha seguito una dieta specifica, ma solo una parte in modo continuativo. Sebbene quindi ci sia consapevolezza dell’importanza della nutrizione personalizzata, c’è ancora difficoltà nel mantenerne la costanza. Inoltre, la scelta del cibo è guidata spesso da preferenze dell’animale piuttosto che da reali necessità nutrizionali, con il 42% dei pet owner che decide l’alimentazione in base ai gusti del proprio cane o gatto, piuttosto che su criteri nutrizionali. Il ruolo della nutrizione appare ancora poco compreso e ben definito: i dati evidenziano l'urgenza di una maggiore sensibilizzazione sul tema, affinché i proprietari possano compiere le corrette scelte alimentari per il proprio pet. Infatti, come ha dichiarato il medico veterinario esperto in nutrizione Carla Giuditta Vecchiato: «Una maggiore consapevolezza e attenzione verso le esigenze dei pet ha contribuito a un aumento dell'aspettativa di vita degli animali. Tuttavia, questo prolungamento della vita richiede una conoscenza sempre più approfondita e cure mirate. Il monitoraggio regolare della salute, insieme a un’alimentazione personalizzata in base a età, razza e taglia, può ridurre il rischio di patologie e contenere i costi a lungo termine. Restano però molti falsi miti da sfatare: è fondamentale che i proprietari siano correttamente informati, così da poter prendere decisioni basate su dati scientifici per il benessere dei propri animali».

Il veterinario: una guida fondamentale per i pet owner
Il veterinario rappresenta il principale punto di riferimento per il 71% dei proprietari di pet, sia per la salute generale che per la scelta dell’alimentazione. Nonostante il ruolo dell’esperto sia di fondamentale importanza, come riconosciuto dai rispondenti, il fai-da-te e il ricorso a Internet per reperire informazioni ancora persistono.

Principali patologie: l’obesità si riconferma un tema urgente soprattutto per i gatti
Tra i problemi di salute più comuni emergono i disturbi gastrointestinali nei cani (48%) e quelli legati al peso nei gatti (30%). Anche le patologie dermatologiche (31% nei cani, 22% nei gatti) e i disturbi alle vie urinarie nei gatti (22%) rappresentano aree di attenzione per i proprietari. Inoltre, il 60% dei pet ha manifestato almeno un problema di salute negli ultimi 12 mesi, segnale di quanto sia cruciale una corretta prevenzione.

Adozione e consapevolezza: differenze tra cani e gatti
Dall’indagine emerge che la metà dei pet è stata adottata, con un terzo dei cani che è stato acquistato, e un terzo dei gatti trovato invece per strada. Una tendenza che riflette un processo decisionale che varia tra cani e gatti: la scelta di accogliere un pet in famiglia risulta più ponderata per i cani, mentre per i gatti l’adozione avviene più spesso in modo impulsivo.

 

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